Grembo

“Borgo Egnazia è un luogo dove stuzzicare le idee.

Era un lunedì di luglio. Non potrò mai scordarlo. Il lunedì è il mio giorno da sempre. I miei pianeti si allineano in modo giusto il primo giorno della settimana. Me l’ha detto la Luna.

Sorseggiavo un drink in piscina, ero in compagnia della mia amica Paola. I nostri uomini ci avrebbero raggiunte nel week-end. Per il secondo anno consecutivo c’eravamo date appuntamento qui, un luogo scoperto e un’amicizia nata per merito di un’amica comune che aveva scelto questo incantevole angolo di mondo per sposarsi. L’innamoramento tra me, Paola, la terra e i suoi pargoli, per pargoli intendo friselle, olio e vino, fu immediato. Erano bastati un sorriso e un assaggio condiviso.

Quel lunedì la vitalità era allo zenit. Eravamo circondate da una quiete vivace. Il sole suonava una sinfonia intensa, tamburellava sulla pietra bianca che stavo fissando, nella mia testa si stava muovendo un pensiero nuovo. In quel preciso momento Paola mi fece una rivelazione, non voleva più lavorare per altri, voleva creare qualcosa che fosse suo, ma non sapeva ancora bene cosa. L’idea arrivò come un’illuminazione, fu come se le nostre menti si fossero connesse all’unisono. Volevo la stessa cosa anch’io.

Paola era una curatrice d’arte che inseguiva un suo concetto di bello in ogni dove, io amavo il design alla follia. L’embrione del nostro progetto conobbe la vita in quel momento.

I giorni successivi andammo in giro per i borghi che popolano i dintorni, visitammo le botteghe di artigiani locali: ceramisti, ricamatrici, intrecciatori di vimini. Ci lasciammo ispirare. Ci lasciammo attraversare dallo spirito indigeno. La tradizione pugliese si infilò nell’emisfero cerebrale della nostra creazione. Iniziammo ad abbozzare delle idee: volevamo in qualche modo riprodurre nelle case del mondo l’atmosfera e i colori di Puglia. Decidemmo di disegnare e produrre oggetti di arredamento liberamente tratti dalla sua memoria artigianale. Io avevo vissuto a lungo in transito tra i vari continenti, seguivo mio marito nei suoi viaggi d’affari, Paola lavorava tra Parigi e Los Angeles, potevamo contare su agende piene di buoni contatti per presentare il nostro prodotto. Da allora abbiamo scelto Londra come quartier generale per progettare e vivere. Al momento stiamo lavorando sul canale distributivo, speriamo di diffondere al più presto le nostre amatissime creature. Torniamo a Borgo Egnazia ogni volta che possiamo, è grembo materno comune, è il luogo in cui ci rigeneriamo.”


Claudia

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